Giordano "LK" Luka
MARCHI UTILIZZATI: Vater
BAND: Indipendent – LLED
MARCHI

BIOGRAFIA
Sono nato a Milano il 27 gennaio del XXXX (non si chiede l’età alle persone anziane). Sì, proprio lo stesso giorno e mese di Christian Meyer, ma, fortunatamente per lui, è l’unica cosa che abbiamo in comune, oltre alle poderose bacchette VATER, ovviamente.
Grazie agli insegnamenti e – soprattutto – alla pazienza di Franco Rossi (AMM) e di Walter Calloni (CPM), picchio professionalmente la batteria dal 1985 e, da allora, ho sbriciolato bacchette (VATER), squarciato pelli e disassato lombari L4/L5/S1 suonando con artisti e musicisti di ogni genere, collaborando con le migliori agenzie artistiche del settore e frequentando gli autogrill più malfamati della rete autostradale europea, oltre ad aver contribuito in maniera esponenziale all’arricchimento dell’inventore del Telepass, in attesa che qualche geniale scienziato cino-giapponese decida di testare sull’essere umano il teletrasporto, nel qual caso mi proporrei – sine ulla dubitatione – come cavia.
Attualmente, oltre a causare acufeni agli incauti amici (ed amiche) che ancora mi seguono nei miei dedalici ed ubriacanti zig-zag musicali, sono il felice padrone (anche se sono loro a comandare) di un bastardissimo felino Europeo Rosso from gattile e di una splendida femmina di Galgo Spagnolo e, nelle prime ore del mattino di ogni giorno della settimana, dopo averla condotta ginnicamente nella sua passeggiatina igienica, mi occupo di spammare ferocemente le cover band e i tributi orgogliosamente inclusi nello sfavillante roster della “Star’s Garden” di Roberto Samarati, una mirabolante e intraprendente agenzia di booking e management di Lodi, che ha clamorosamente deciso di affidarmi l’ambito della comunicazione, ignara dei rischi cui si stava esponendo.
Come non bastasse, c’è anche qualcuno che si fida delle mie recondite capacità didattiche…et voilà…eccomi munito di bacchette (rigorosamente VATER), pad, lavagne, gessetti, caffè e Dante Agostini (solo un paio di volumi) per trasmettere la magica arte del “tun-za*tun-za” (e relativi rivolti ritmici “zatun*za-tun”) in una struttura proprio niente male a Cremona: “MAPACANTO SCUOLA POPOLARE di MUSICA”, caratterizzata dalla iridescente bellezza del proprio corpo-docenti (un gran bel corpo!).