Perché il viaggio è suggestione, lasciarsi vivere senza condizioni scoprendo di momento in momento chi si è, come si reagisce al viaggio stesso, alle esperienze che ci troviamo ad affrontare. Ma esistono anche strade nebbiose, vicoli ciechi, sudici e dall’illuminazione pericolosamente scarsa. Momenti in cui le cose si fanno difficili, insicure, con i sensi iperattivi e i nervi pronti a scattare al minimo segnale.
E un attimo dopo ti trovi a navigare a vista in una fauna di personaggi con ben poco di raccomandabile, visi scolpiti da tempo e disillusione, costantemente avvolti in giubbotti di pelle impolverati e logori.
Il primo shot di tequila accende la serata, ma è dal secondo in poi che l’atmosfera si scalda, la musica raggiunge la giusta pressione sonora e l’aria diventa elettricità. E all’improvviso ti tornano in mente le parole di tua madre, mille anni fa, quando ti metteva in guardia dalle cattive compagnie, ignorando il fatto che un giorno, chissà dove, proprio tu saresti stato la “cattiva compagnia” da evitare!