JHS 3 Series
Line-up 2025

Era da quasi un anno e mezzo che non si avevano notizie dal fronte JHS Pedals 3 Series, ma a quanto pare è arrivato il momento di svelare non uno, ma ben tre nuovi pedali che andranno ad ampliare la collezione primo prezzo della casa Statunitense. La fortunatissima Serie 3 di quei geniacci di JHS è una collezione di pedali per chitarra e basso progettati col preciso intento di fornire ai musicisti uno strumento affidabile, semplice da utilizzare e dalla qualità eccelsa alla quale ci ha abituato da sempre il brand. Ogni pedale della 3 Series è realizzato, esattamente come tutti gli altri del catalogo JHS, a Kansas City, nei laboratori dell’azienda, utilizzando la stessa componentistica, gli stessi controlli di qualità e la stessa attenzione al minimo dettaglio riservata ai classici del marchio, ma standardizzando forme, controlli e processi produttivi.


Tutti i pedali hanno tre potenziometri e un toggle, che permettono di esplorarne a fondo le potenzialità e le sonorità, offrendo al neofita un impatto semplice con gli effetti e al musicista più navigato un’immediatezza e una freschezza uniche. Se a tutto questo uniamo un prezzo super-accessibile e identico per tutti i pedali della serie, abbiamo la ricetta esplosiva di un successo annunciato.

Oil Can Delay

Un pedale che non è solo un oggetto che crea un suono, ma è una storia: Quella di Ray e Marv Lubrov e della loro Tel-Ray Electronics, partita dall’essere un laboratorio di riparazioni di radio e TV per diventare, qualche decennio più avanti, la Morley. Nel 1959 la Tel-Ray presentò al mercato un’unità delay compatta caratterizzata da una latta tonda rotante piena d’olio, abbastanza simile a quelle del tonno in scatola, da cui ha preso il nome. Il suono che ne usciva era una sorta di slapback, con il tempo regolato dalla rotazione della latta, estremamente modulato, oggi riportato in vita da JHS in un pedale 3 Series senza oli aggiunti. L’ispirazione è stata la precisa richiesta di Nels Cline (chitarrista dei Wilco) di ricreare quel sound mitologico in un pedale standard. Dopo averne fatto un esemplare destinato esclusivamente al musicista, Josh (con la benedizione di Cline) ha deciso di mettere a disposizione di tutti questo sound peculiare e ricco di fascino.

Rotary Chorus

Il Rotary è stato uno dei primi effetti di modulazione ad arrivare sulla scena musicale. Originariamente progettato per gli organi Hammond, il Leslie era un altoparlante rotante che creava il riconoscibile effetto Doppler. E’ una modulazione che è passata indenne attraverso decenni di musica, da It's Only Love dei Beatles a Cold Shot di Stevie Ray Vaughn, da City Love di John Mayer a Black Hole Sun dei Soundgarden: è ovunque! Il Rotary Chorus Serie 3 di JHS Pedals offre questo classico del tono in un formato di pedale pratico e semplice da utilizzare.
Quando si attiva la levetta Room (posizione alta), si aggiunge al suono un'atmosfera di riverbero spazioso, molto simile al suono del “microfono ambientale” che si ottiene durante la registrazione di un vero Leslie.

Tape Delay

Il delay a nastro fu inventato alla fine degli anni '40, quando Les Paul mise insieme due registratori a bobina Ampex Model 200A. Poco più tardi, nel 1953, Ray Butts inventò l'Echosonic, la prima vera unità delay a nastro. A questo seguirono l'Echoplex EP-1 nel 1961 di Mike Battle e lo Space Echo di Roland nel 1974. Il JHS Pedals 3 Series Tape Delay è un ritorno, filologicamente e sonicamente corretto, a queste unità classiche. Per esempio il controllo Repeats aumenta le ripetizioni degradandone la fedeltà man mano che aumentano. La levetta Flutter (posizione alta) replica l'usura delle parti meccaniche di un’unità a nastro, generando una modulazione lieve e tipica vero e proprio oggetto del desiderio per tanti chitarristi là fuori!

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JHS-3SOC
169,00 €
JHS-3SRC
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