Sadowsky: La filosofia di un pioniere dei bassi elettrici
Nel vasto oceano di bassi elettrici che popolano i negozi di musica, hanno tutti forma e appeal mutuati da quello storico brand californiano creato da un certo Leo. Eppure, tra questa marea di strumenti apparentemente simili, i Sadowsky emergono con una personalità tutta loro. Ma perché? Cosa rende un Sadowsky così speciale? Per dare una risposta dobbiamo riavvolgere il nastro e tornare al lontano 1972, quando un giovane Roger Sadowsky iniziò a costruire chitarre acustiche, perfezionando le sue abilità in un negozio vicino a Philadelphia prima di tornare nella sua New York nel 1979, per aprire il proprio laboratorio.

In , anni, il mondo del basso era sostanzialmente un "mondo Fender". Pensate che la guida del sindacato musicisti di New York aveva due sole categorie per i bassisti: "Contrabbasso" e "Fender Bass". Non presentarsi a una session con un Jazz Bass o un Precision Bass era praticamente un'eresia professionale. In questo contesto, Sadowsky divenne rapidamente il guru delle riparazioni e delle mods per i bassi Fender per i migliori session men di New York e dei musicisti in tour.
La nascita del "Super J Bass"
Fu proprio durante questo periodo che Sadowsky iniziò a sviluppare quella che sarebbe diventata la sua impronta distintiva. Era l'unico tecnico in città che sapeva come schermare correttamente l'elettronica per eliminare il rumore in studio e dal vivo, l'unico che sapeva magnetizzare due pickup single-coil per cancellare il ronzio quando attivati insieme. E soprattutto, fu tra i primi a lavorare con circuiti attivi per bassi, installando i primi già nel 1979.


La risposta dei musicisti fu straordinariamente positiva: i loro strumenti finalmente avevano una loro collocazione all’interno del mix, sia dal vivo che in studio. Un giovane Marcus Miller gli portò il suo Fender Jazz Bass del 1977 con una richiesta semplice ma ambiziosa: "Rendilo il migliore possibile". Sadowsky rimodellò e refrettò il manico, realizzò un nuovo capotasto, installò un ponte Badass, schermò l'elettronica e aggiunse il suo circuito attivo. Quel lavoro diede a Miller quello che sarebbe diventato famoso come il "Marcus Miller Sound".
Era il 1982 quando Sadowsky cominciò a costruire i suoi primi bassi: il mercato del vintage stava iniziando a decollare e si rese conto che le modifiche che apportava avrebbero deprezzato gli strumenti originali. Decise quindi di concentrarsi sulla costruzione, diventando quello che molte riviste specializzate avrebbero poi definito "The Originator" o "The OG of the Super J bass", il primo costruttore a creare un basso in stile Fender di fascia alta che incorporasse tutte le migliorie che aveva sviluppato negli anni.

Il segreto acustico dei corpi solidi
Lavorando con innumerevoli strumenti, Sadowsky si rese conto che anche gli strumenti a corpo solido sono, in fondo, “acustici”, e iniziò a costruire con legni leggeri e acusticamente risonanti. Quando l'approvvigionamento di legni leggeri divenne problematico, iniziò a scavare camere all'interno del corpo per ridurre il peso e aumentare la risonanza acustica.


Il Pre che ha cambiato tutto
Ma il vero elemento distintivo, quello che ancora oggi segna la distanza che esiste fra un Sadowsky e quasi tutti gli altri bassi sul mercato, è il preamplificatore. Alla fine degli anni '80, Sadowsky incaricò Alex Aguilar di progettare un circuito basato su transistor anziché su op-amp come la maggior parte dei circuiti concorrenti. I transistor, in parole povere, sono l'equivalente a stato solido delle valvole, e offrono un tono caldo e naturale.
Il preamplificatore Sadowsky presenta una manopola per l'incremento degli alti e una per i bassi. Si tratta di due bande ampie con centri di frequenza a 40Hz per i bassi e 4kHz per gli alti. La zona in cui non si sovrappongono è nell'area 400-500Hz. Quindi, quando si aumentano alti e bassi, si attenuano simultaneamente i medi. Questo permette al basso di posizionarsi nel mix come mai prima d'ora, separandolo chiaramente dalla grancassa. Uno dei complimenti più frequenti che Sadowsky riceve dagli ingegneri del suono è: "Non devo toccare nulla sulla console". Un basso Sadowsky è davvero "plug and play"!
L'alleanza con Warwick: una svolta storica
La storia recente di Sadowsky ha preso una direzione decisiva all'inizio del 2019. Dopo anni di produzione della linea MetroLine in Giappone (dal 2003) e il lancio della MetroExpress (2016), Roger Sadowsky era alla ricerca di un nuovo partner per la sua produzione su licenza. Un mattino di gennaio, l'intuizione: Hans-Peter Wilfer di Warwick era la scelta perfetta. Non solo possedeva una delle fabbriche più all'avanguardia al mondo, ma disponeva anche di una distribuzione globale capillare.
"Mi svegliai e istantaneamente me ne resi conto: Hans-Peter Wilfer di Warwick era quello giusto... l'unico!" racconta Roger. Un'email, un incontro al NAMM tre settimane dopo e da quel momento una partnership destinata a rivoluzionare il Brand.
Ciò che rende questa collaborazione così speciale è l'allineamento di valori e visione. Roger Sadowsky e Nicolas Wilfer, figlio di Hans-Peter ed ora CEO di Warwick, condividono un impegno incrollabile per la qualità e il "miglioramento continuo". Lo stabilimento tedesco Warwick, con le sue straordinarie riserve di legname, un inventario impressionante di parti, i macchinari all'avanguardia e artigiani altamente qualificati, ha portato i bassi MetroLine a un livello che ha superato le aspettative di Roger stesso.
Non solo la qualità ha fatto un salto in avanti, ma la partnership con i Wilfer ha permesso di mantenere la promessa e la premessa per cui è nata la linea MetroExpress: offrire il miglior basso possibile nella fascia di prezzo di 1000 dollari, portando design, feeling e suono Sadowsky a una fascia più ampia di musicisti, mantenendo intatte identità ed essenza del marchio.
In più, lo stabilimento tedesco dispone di un proprio Custom Shop in grado di realizzare alcuni dei bassi più straordinari del mercato, con una dichiarazione inequivocabile: "Se tu puoi sognarlo... noi possiamo costruirlo". Questa capacità di personalizzazione estrema, unita alla produzione in serie di altissima qualità, rappresenta la perfetta sintesi tra artigianalità e accessibilità.

L'eredità Sadowsky nell'era Warwick
La partnership con la famiglia Wilfer rende perfettamente giustizia ad una vita di ricerca e lavoro, rendendo i bassi Sadowsky disponibili ad un pubblico molto più ampio, su diverse fasce di prezzo, senza scendere a compromessi in fatto di qualità. I bassi MetroLine hanno body con camere tonali in swamp ash e ontano, per tenere sotto controllo il peso e offrire per un tono equilibrato su tutte le frequenze. I MetroExpress utilizzano corpi solidi in leggero okoume. Entrambi beneficiano di tastiere in acero e palissandro ottimizzate per il tono che si vuole raggiungere: l'acero offre un suono più brillante e controllato, mentre il palissandro è più caldo e ricco.
Il rigoroso controllo qualità di Warwick garantisce che ogni Sadowsky, indipendentemente dalla fascia di prezzo, rispecchi i valori fondamentali del marchio: artigianalità pura, elettronica superiore e suono distintivo.

Come dice Sadowsky:
"Un Sadowsky è molto più di una copia Fender. Ci ho messo 45 anni a creare il mio marchio di fabbrica, cercando di realizzare il migliore dei bassi per il musicista professionista."
In un'industria dove le fusioni e acquisizioni spesso diluiscono l'identità originale dei marchi, la partnership Sadowsky-Wilfer rappresenta un raro esempio di sinergia capace di amplificare i punti di forza di entrambe le parti, preservando l'eredità di un pioniere degli strumenti musicali mentre ne si espande la portata a livello globale.

Perché Sadowsky?

Preamp
- Circuito proprietario a transistor (non op-amp) con boost-only per bassi (40Hz) e alti (4kHz)
- Attenuazione naturale dei medi (400-500Hz) quando si aumentano bassi e alti
- Controllo Vintage Tone (VTC) con funzione push-pull per bypass del preamp
- Basso rumore, alta dinamica e distorsione minima
- Permette al basso di "bucare” il mix, sia in studio che dal vivo

Pickup
- Avvolgimento personalizzato ottimizzato per essere complementari col preamp
- Superiore schermatura per eliminare ronzii e interferenze
- Pickup singlecoil magnetizzati singolarmente per cancellare il ronzio quando attivati insieme
- Progettati per emergere nel mix con bassi compatti, alti cristallini e medi definiti

Manici
- Profili veloci con finitura finemente satinata anti-attrito, per il massimo comfort
- Fretwork di precisione con estremità dei tasti perfettamente levigate
- Rinforzo in grafite per stabilità e durata
- Disponibili con tastiere in acero (suono brillante) o palissandro (suono caldo)

Just-A-Nut III
- Sistema proprietario che permette microregolazioni dell'altezza al primo tasto
- Elimina buzz mantenendo un'action ottimale
- Migliora intonazione e definzione delle note a vuoto

Ponte
- Design proprietario con rilascio facilitato delle corde
- Miglioramento del sustain e della trasmissione delle vibrazioni
- Regolazioni precise dell'intonazione e dell'altezza delle corde
- Costruito con materiali di alta qualità per stabilità e longevità
- Ottimizza il trasferimento dell'energia dalla corda al corpo dello strumento

Meccaniche
- Design personalizzato per un’eccezionale stabilità dell'accordatura
- Hardware leggero per un bilanciamento ottimale dello strumento
- Regolazioni fluide e precise
- Perfetto complemento al design del ponte