SCHECTER MV6
C’è chi ha innato il dono della sintesi: quell’invidiabile e attraente capacità di analizzare e ridurre ai minimi termini un concetto o una situazione, sublimandone la quintessenza, completamente liberata da uno spurio che ne offuscava la lettura. La costante tensione al nocciolo duro di ciò che si osserva è motore e generatore stesso dell’arte, oltre che faro verso la consapevolezza che tutto assolve. Riuscire ad approssimarsi a tali vette non può che produrre esiti eccezionali, qualunque sia l’oggetto analizzato, riuscendo a mettere a fuoco l’idea iniziale in maniera ancora più precisa, ancora più compiuta.
In Gold Music ci occupiamo di chitarre, non di pensiero astratto, giochiamo con le idee e le consuetudini di uno strumento che adoriamo per coglierne particolari, leggerne i dettagli, a volte interpretandolo con la nostra sensibilità e conoscenza. Ma questa volta Schecter ha fatto di più, è andata oltre la semplice interpretazione, oltre la riedizione di un classico. Ha espresso la capacità di sintetizzare il concetto stesso di Strato, di “ripulire” il superfluo da un progetto già perfetto con un lavoro di michelangiolesco cesello, per realizzare un distillato di purezza concettuale assoluta: la Serie di chitarre MultiVoice 6!
Potremmo definire la MV-6 come una Strato nella sua forma migliore, come avesse passato un anno intero di palestra, dieta e meditazione quotidiane, senza sbavature o cedimenti. Identica a se stessa dal punto di vista strutturale, ma semplicemente… meglio: più snella, più performante, meno incline al superfluo. Parliamo quindi della più classica delle double-cut asimmetriche con manico avvitato e diapason da 25,5’’, ma tutto il resto cambia: dalle meccaniche autobloccanti al tremolo due pivot con sellette in acciaio inossidabile, dai 24 tasti X-Jumbo al profilo Soft-C del manico, dal Radius 14’’ della tastiera fino alla peculiare elettronica MultiVoice, che battezza la serie.
Quando parliamo dell’elettronica MultiVoice ci addentriamo nell’idea stessa dello strumento, nel concetto di sintesi da cui è partito il progetto: tre single coil slanted (cioè tutti inclinati), posizionati in maniera asimmetrica, quasi a formare una configurazione Humbucker/Single, selettore a 5 posizioni e potenziometri di tono e volume. Un insieme di soluzioni raccolte nella tradizione stessa della Strato, da Leo ad Eddie, ma portate ad un livello di versatilità e immediatezza di utilizzo incredibili: nessuno switch o comando segreto, puro suono immediatamente accessibile!
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Selezioneremo i migliori negozi della Penisola per mettere a disposizione dei musicisti italiani non soltanto uno strumento eccezionale, ma un’idea, un progetto che suona. E suona alla grande!