Portare il nome di “qualcos'altro” è sempre una questione delicata. Se poi vai a scomodare uno degli ampli più idolatrati da generazioni infinite di metallari col capello lungo, jeans attillato e sapientemente strappato e walkman con la cuffietta arancione, costantemente sparato nelle orecchie, devi renderti conto che le aspettative che crei sono alte, molto alte, e le cadute da quel tipo di altezze tendono ad essere rovinose. Tutto questo Engl lo sapeva benissimo quando si è messa a lavorare sul progetto del Powerball Pedal: versione in scatola del secondo, ignorantissimo canale dell'omonima testata di casa. Ma, dopotutto, loro quella testata e quel suono li hanno inventati, quel circuito lo hanno progettato punto per punto e sanno perfettamente come riproporne la sonorità in un formato tascabile.
Il Powerball non è un pedale per nostalgici di “quel” sound, o per lo meno non soltanto, ma un distorsore che suona sgranato e reattivo, rabbioso e sinistro come Jules di Pulp Fiction, con quel feel da ampli che ci si aspetta da qualsiasi cosa porti quel nome di quattro lettere stampato sopra. E' quel canale seriamente distorto che manca al tuo ampli elegantino, da brivido lungo la schiena ad ogni downstroke stoppato come si deve, il distorto sudaticcio e rovente che hai sempre cercato ma che solo Engl poteva metterti a disposizione.